Trekking da Preta di Amatrice alla cascata di Ortanza
Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in un territorio che negli ultimi anni ha subito forti cambiamenti causati dal terremoto del Centro Italia del 2016 sono numerose le escursioni che rendono il comprensorio di Amatrice pieno di attrazioni da visitare zaino in spalla in maniera sostenibile. Queste piccole frazioni con poco più di 200 abitanti, oltre alla ricostruzione del tessuto edilizio hanno bisogno di una ripresa economica dal settore del turismo, di far conoscere le proprie bellezze ancora incontaminate abbinando sentieri di trekking a percorsi di gusto nel settore dell’alimentazione, con prodotti locali a chilometro zero dirittamente dal produttore al consumatore, a dimostrazione del fatto che numerose aziende agricole sono collocate in questo territorio.
Uno dei sentieri di trekking più belli da fare nel Lazio è quello che va dalla frazione di Preta di Amatrice alla cascata di Ortanza; un itinerario ad anello con partenza dal piccolo centro abitato. L’integrazione sostenibile dei centri storici con i cammini di trekking è un motivo di grande opportunità per il nostro patrimonio artistico-naturale. L’abbandono delle frazioni è sempre più accentuato in tutti i comuni italiani ma con questo sistema di valorizzazione della rete riusciremo a rimettere in cammino l’Italia del turismo sostenibile.
Come arrivare a Preta di Amatrice
Il punto di partenza di questo itinerario di trekking nel Lazio è collocato in una posizione centrale rispetto alle città più importanti del Centro Italia: da Roma e da Rieti seguire la salaria fino ad Amatrice, da Terni seguire per Leonessa fino all’incrocio con la SS4, dall’Aquila la SS260 e da Teramo direzione lago di Campotosto: giusto qualche indicazione sommaria prima di attivare il GPS per Preta di Amatrice. Le strade che portano ad Amatrice sono accessibili da tutti i possibili ingressi. Durante i weekend fare molta attenzione ai numerosi ciclisti e motociclisti che affollano le strade per arrivare nella città degli Italiani, Amatrice.
Sentiero ad anello per la Cascata di Ortanza
Lasciate la vostra auto nell’ampio parcheggio prima del centro abitato di Preta e dirigetevi in discesa percorrendo la strada su fondo asfaltato nel senso opposto per 5 minuti fino a raggiungere il ponte di Preta nei pressi di una bacheca in legno ed un segnale con indicazioni per la Cascata di Ortanza (sentiero 300-SI foto in basso) Da qui, una mulattiera in salita vi condurrà presso una radura erbosa per poi svoltare a sinistra (come segnalato dai cartelloni) nel fitto bosco di pini. Il sentiero da questo punto in poi diventa stretto e si procederà a fila indiana fino alla cascata. Il profumo dei pini vi accompagnerà fino a che il rumore dell’acqua non prenderà il sopravvento suoi vostri sensi. Il lento avvicinarsi alla cascata di Ortanza è una piacevole scoperta tra natura sempreverde e specie arboree pronte ad esplodere nei caldi colori primaverili.
Per concludere l’anello e rientrare a Preta proseguite in direzione del centro abitato. La seconda parte del percorso è molto più abbordabile e panoramica rispetto alla prima, con una lenta camminata tra i stretti sentieri in discesa. Prima di raggiungere le auto parcheggiate, si transiterà nel Borgo silente di Preta di Amatrice attraversandolo in silenzio in segno di rispetto verso una terra martoriata dal terribile terremoto del Centro Italia del 2016.
Scheda tecnica Cascata di Ortanza
- Punto di partenza percorso: Frazione di Preta di Amatrice (RI);
- Dislivello percorso : 330 m;
- Difficoltà percorso: E;
- Lunghezza percorso: itinerario ad anello circa 7 km;
- Tempo di percorrenza: 4 ore;
- quota massima: 1452 m;
- Tipo di percorso: Sentiero – Mulattiera – segnalato con strisce bianche, rosse e gialle e cartellonistica CAI di Amatrice;
- fonti d’acqua: una fontana nel centro abitato di Preta ed un fontanile prima di raggiungere il ponte;
Attrezzatura e zaino in spalla:
- scarponcini da trekking;
- bastoncini telescopici per chi è abituato all’utilizzo;
- Borraccia in alluminio da 1.5 l;
- pranzo a sacco preferibilmente senza insaccati;
- macchina fotografica e binocolo;
- tutto quello che è superfluo lasciarlo a casa!
Eletta Preta, terra di poesia, sulle cui case vigila il Gorzano, in ogni tuo ruscello è un’armonia, che il Tronto accoglie e porta via lontano. Della tua gente l’ampia cortesia, lusinga il forastier che vien dal piano: perchè tu gli offri l’ombra, il cielo e il sole e un’aria profumata di viole.
Luigi D’Angelo